Let’s talk about: Habemus Mortuus di Erik Facchetti (BookRoad)

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Dopo “Vivissime condoglianze” si ritorna nel Mondo di Sotto con “Habemus Mortuus”, nuovo romanzo di Erik Facchetti, questa volta pubblicato da BooKRoad.

Data di uscita: 23 Gennaio

Acquistalo subito: Habemus Mortuus

Editore: BookRoad
Genere: Narrativa
Pagine: 144
Prezzo: € 12,90

Esse Effe e l’imprenditore Tommaso Baldi si ritrovano a viaggiare verso la dimora della Morte per convincerla a non gettare la scure. Nel loro viaggio a Mondo Di Sotto, si scontreranno con un vero e proprio paradosso: la vita nel mondo dei morti. In questa versione dell’Aldilà così poco convenzionale, è possibile andare in un centro estetico per zombi, riabbracciare i parenti defunti, studiare Filosofia della morte, atterrare nell’aeromorto del Dipartimento di Mediazione Mortuaria o festeggiare il gran gala del 2 novembre in compagnia di Iginus Davies, maggior morto del conte Mezzabile. Ma non finisce qui, perché il Mondo Di Sotto consente al neomorto di provare anche l’esperienza più terrificante di tutte: incontrare la Morte in persona.

Siamo storie differenti e i nostri fili si intrecciano ad altri in maniera del tutto inaspettata. Qualcuno immagina sia opera del fato mentre per i più scettici si tratta solo di coincidenze, ma in qualunque modo stiano le cose ciò che è importante è il collegamento che si viene a creare tra un filo e l’altro, da un intreccio possono nascere mille storie e mille e più vite. 

Ogni volta che si celebra la vita non si può fare a meno di pensare anche al suo estremo opposto, la morte, una costante che ci accompagna dal primo momento in cui apriamo gli occhi fino all’ultima volta che li chiuderemo. Ci sono molti modi di superare la dipartita di un essere umano, a volte è difficile superare il lutto, altre forse può essere un po’ meno doloroso ma sicuramente non è mai qualcosa di semplice. È per questo motivo che ho apprezzato sin da subito Erik Facchetti, Vivissime condoglianze è stato un romanzo così intenso, ironico e allo stesso tempo ricco di spunti di riflessione in una realtà completamente diversa dalla nostra, il mondo dei morti.

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Il più grande pregio di questo autore è quello di saper “giocare” con la morte per raccontare un po’ di attualità, analizzare il nostro mondo con un’occhio più critico in un universo fantastico che riesce a fare breccia in chi legge, lo spinge a curiosare nel bizzarro Mondo di Sotto per apprezzarne le sfumature che in “Habemus Mortuus”, suo nuovo romanzo, sono più marcate. Se con il giovane Tommaso ci inoltravamo nel nuovo mondo ignari di tutto, questa volta il Mondo di Sotto mostra un altro lato al lettore, uno più adulto dove è la Morte a minacciare l’equilibrio con il suo desiderio di andare in pensione.

La notizia del pensionamento mette tutti in agitazione. Esse Effe si ritrova a viaggiare insieme a Tommaso Baldi verso la dimora della Morte nella speranza di farla demordere dall’idea di andarsene ed è qui, quando i due si ritrovano al suo cospetto, che si scopre un lato amaro della esistenza di una figura così complessa. Temuta ed odiata da tutti gli esseri viventi Morte si mostra in una veste mai vista, una che ‒ ironia della sorte ‒ la rende quasi umana, intrappolata in una giostra che non ha mai fine fatta di sofferenze e legami spezzati.

Per me l’ambientazione è eccezionale. Il Mondo di Sotto è così complesso, ricco di leggi ed usanze, sembra animarsi man mano che si legge e il monologo di Morte apre uno squarcio in una realtà in cui i morti si sono dovuti adattare per andare avanti con nuove opportunità, certo, ma ancora “tormentati” dai fantasmi delle loro esistenze passate. Il trapasso non è facile per nessuno, c’è chi ancora svolge la stessa professione di quando era in vita e chi ancora fa i conti con l’essere morto.

In tutto questo caos la vita sembra un ricordo tanto vicino e prezioso quanto irraggiungibile, ma l’esistenza stessa viene posta di fronte a un bivio quando si scopre l’esistenza di un mondo nuovo che segna un’inizio e non rappresenta la fine che tutti noi immaginiamo pensando alla morte. È interessante proprio questo di Erik Facchetti, l’ironia e la fantasia con la quale viene descritta la vita oltre la morte in un romanzo che, seppur breve, regala tanto.

«La Morte era lì, davanti a noi, in carne e ossa, in tutta la sua brutale bellezza».

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di BookRoad per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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